Il Comune di Yaiza ha recentemente comunicato di aver trasmesso al Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie un report tecnico che propone una soluzione per la demolizione parziale dell’hotel Son Bou situato a Playa Blanca. Questa azione si allinea con la sentenza emessa dalla sezione contenziosa amministrativa nell’ottobre del 2005, che ordina tale intervento. L’obiettivo delle nuove misure è quello di garantire il rispetto della decisione giudiziaria e di adattare le parti dell’edificio non demolite alle normative urbanistiche vigenti.
La situazione attuale dell’hotel Son Bou
Dalla sentenza del 2005, il Comune di Yaiza ha costantemente sollecitato il proprietario dell’hotel a ottemperare alle disposizioni impartite. Nonostante ciò, le lungaggini relative alla legalizzazione della struttura e l’indeterminatezza su come procedere con la demolizione parziale hanno ritardato l’esecuzione della sentenza. Il sindaco Óscar Noda ha dichiarato che “il Comune non è mai rimasto inattivo.” A seguito di questo report tecnico, l’Amministrazione ha finalmente delineato una procedura specifica per la demolizione, eliminando così l’incertezza precedente.
L’analisi della situazione ha rivelato che le difficoltà nel procedere con la demolizione sono state accentuate da una mancanza di chiarezza sul metodo da adottare. Ora, grazie al nuovo report, il Comune è pronto a fornire al Tribunale una proposta concreta per il seguito della causa. Questa soluzione non solo mira a rispettare la sentenza esistente, ma si assicura anche che le strutture rimaste siano conformi alle attuali normative urbanistiche.
Responsabilità del proprietario e prossimi passi
Secondo le indicazioni fornite dal Comune, sarà responsabilità del proprietario dell’hotel, Juan Francisco Rosa, sviluppare il progetto tecnico di demolizione e presentarlo per l’approvazione. Questo progetto dovrà seguire scrupolosamente le linee guida del report tecnico, e una volta approvato, sarà necessario richiedere le relative autorizzazioni necessarie attraverso gli organi competenti. Solo dopo questa fase ci si potrà lanciare nella fase di demolizione.
In caso di inadempienza da parte del proprietario, il Comune di Yaiza sarebbe costretto ad agire in via sostitutiva per eseguire i lavori, recuperando successivamente i costi. Tuttavia, il sindaco ha specificato che “l’eventuale appalto di tali lavori porterebbe a ulteriori ritardi rispetto all’esecuzione della sentenza,” rendendo cruciale una rapida risposta da parte del proprietario.
La questione del Papagayo Arena
In un altro contesto, relativa a un’altra struttura turistica, il sindaco ha confermato che il Comune ha risposto il 6 novembre a un provvedimento del TSJC riguardante l’hotel Papagayo Arena, anch’esso oggetto di controversie legali. Il Comune ha evidenziato che non è possibile procedere con la regolarizzazione della struttura senza ricevere i pareri necessari da altre istituzioni.
Una nuova servitù di protezione derivante dalla parziale nullità del Piano Generale di Yaiza stabilisce una distanza di protezione di 100 metri dalla costa, una riduzione rispetto ai 20 metri precedentemente considerati. Di conseguenza, le autorizzazioni turistiche e urbanistiche non possono essere concesse senza la verifica della conformità a queste nuove norme e senza l’approvazione degli enti competenti.
Le autorità di Yaiza hanno chiarito che senza le opportune autorizzazioni non sarà possibile emettere alcuna decisione riguardo alla legalizzazione dell’hotel, sottolineando la necessità di operare nel pieno rispetto delle normative per evitare ulteriori complicazioni legali.